

EUR/USD
Come già anticipato ieri e lunedì il principale cambio è entrato in una fase laterale in attesa di stasera quando saranno rese note le discussioni intraprese durante l’ultima riunione di fine Aprile all’interno della Federal Open Market Committee. Come abbiamo già discusso nell’introduzione gli analisti si attendono che siano stati discussi gli strumenti e presi in considerazione test e simulazioni per una prossima uscita dal quantitative easing e per un rialzo dei tassi d’interesse già nel 2015. Tuttavia, qualora le informazioni contenute nei verbali non si discostassero eccessivamente dalle attese di mercato, entrerà in gioco nuovamente l’effetto attesa per l’appuntamento della BCE del prossimo 5 Giugno e quindi una prosecuzione del trend ribassista. Inoltre, in Europa, giocano un fattore determinante le imminenti elezioni del Parlamento europeo che molto ragionevolmente determineranno un atteggiamento di avversione al rischio. La giornata è attesa comunque poco mossa sulle due sponde dell’Atlantico, in attesa di maggiori informazioni dalla FED.
GBP/USD
Come descritto ieri prosegue il trend di recupero della sterlina inglese che, forte dei fondamentali dal Regno Unito e della debolezza del biglietto verde, ritorna a 1.6880 in queste prime ore di contrattazione. I dati in mattinata potranno fornire ulteriore spinta dato che le vendite al dettaglio hanno già fatto registrare un buon risultato in precedenza e sono forse uno dei punti forti dell’economia d’oltremanica. Rimane quindi instaurato un trend rialzista di medio periodo dopo la decisa inversione della scorsa settimana con prossimo livello di resistenza a 1.69.
USD/JPY
Al termine di una due giorni di riunioni, la Bank of Japan ha deciso con votazione unanime il mantenimento invariato della politica monetaria, migliorando le proiezioni sulle proprie valutazioni circa la spesa in conto capitale che evidenzia un miglioramento della fiducia che deriva dallo stimolo monetario con cui la banca centrale giapponese sta inondando il mercato domestico. Sul fronte dati la bilancia commerciale ha fatto registrare un passivo di 808.9 miliardi di Yen, di molto inferiore alle attese, per un dato sull’export che accelera sensibilmente a 5.1% rispetto al precedente a 1.8%. Come conseguenza diretta lo Yen si è apprezzato sensibilmente contro dollaro statunitense fino a bucare il supporto a 101 per poi proseguire fino a 100.80 e stabilirsi in queste ore poco sotto il livello violato in precedenza.
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