
Oggi i riflettori sono tutti puntati sul dato sull’inflazione in zona Euro dopo che si sono rafforzate le idee circa un intervento articolato della BCE nel prossimo meeting di giugno. E i
movimenti sui mercati di questo periodo contibuiscono a buttare acqua sul fuoco di chi sostiene che sia inevitabile che Draghi intervenga con un taglio dei tassi d’interesse, ma anche con misure
mirate e specifiche al sostegno delle imprese. Sicuramente sapremo meglio cosa succederà dopo le 11:00 quando il dato CPI (Market Movers) schiarirà la nebbia sulla situazione inflazionistica.
Market Movers
Tutti i riflettori puntati sull’inflazione nella zona Euro attesa stabile allo 0.7% rispetto alla lettura precedente. In uscita anche il dato preliminare sul PIL trimestrale atteso in lieve
recupero a 0.4% rispetto al dato precedente fermo a 0.3%. Nel pomeriggio alle 14:00 il dato trimestrale sul PIL russo che dovrebbe mostrare una netta frenata a 0.8% rispetto al dato precedente a
2.0%.
Alle 14:30 i dati americani sull’inflazione mese su mese attesa a 0.1% rispetto al precedente a 0.2% nella componente core e in recupero a 0.3% rispetto al dato precedente a 0.2% per la
componente generale. Alle 16:00 l’indice Philly FED manifatturiero atteso in rallentamento a 14.0 rispetto al dato precedente a 16.6 e a seguire nella notte alla 1:00 il discorso della
governatrice della FED Janet Yellen.

EURUSD
La moneta unica continua a perdere terreno sulle notizie di un imminente taglio di tutti i tassi di interesse da parte della BCE. E come avevamo detto ancora ad inizio settimana il movimento, in
assenza di un vero e proprio trend ribassista si è mosso facendo perno sui livelli chiave prima a 1.3750, a 1.3700 e ora attestandosi intorno a area 1.3670 con direzione a.3650. Dal punto di
vista tecnico abbiamo individuato un canale ribassista (grafico) di medio periodo che essendo comunque molto peculiare potrebbe dare vita a ritracciamenti.
GBPUSD
Il cable sta seguendo a ruota l’Euro in una strana correlazione che non si vedeva da tempi, indicativa di un movimento sostanzialmente guidato dal biglietto verde che sta trainando tutti i
principali cambi che lo vedono coinvolto. Dopo la bastonata data dall’inflation report di ieri e dal discorso del governatore della Bank of England Carney, prosegue il trend in discesa della
sterlina che scambia intorno a 1.6740 in prossimità del livello chiave 1.6750 e della trendline inferiore del canale ribassista. La correlazione contro dollaro renderanno fondamentale per il
cable l’uscita dei dati sull’inflazione europea alle 11:00, per cui massima attenzione.
USDJPY
L’economia giapponese si è espansa al tasso più sostenuto da due anni segnando una progressione del 5.9% rispetto al 4.2% delle attese. Galeotto fu l’aumento dell’IVA annunciato dal governo che
ha spinto gli acquisti e sostenuto le imprese e sortendo quindi l’effetto sperato dall’esecutivo di Abe. Come conseguenza lo Yen si è apprezzato nella notte a scapito dei mercati azionari dove
l’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha lasciato sul campo lo 0.75%. Prosegue tuttavia il movimento laterale guidato anche in grande parte dal dollaro USA che la sta facendo da padrone in queste
prime ore di contrattazione.
Fiat risente a Piazza Affari la conferma del giudizio da parte di Citigroup. Il target price è sceso a 6,6 euro dal precedente 6,9 euro. Gli analisti statunitensi ritengono che il gruppo possa
raggiungere gli obiettivi di medio termine. E sebbene i target di crescita di Alfa Romeo e Jeep sembrino ottimisti, poiché sottovalutano potenzialmente la risposta dei competitors, i broker trova
alcuni elementi del nuovo piano, come la crescita delle auto di lusso, realistici. Per Citigroup il problema più grande riguarda invece l'accumulo del debito e l'ammontare degli investimenti
richiesti quest'anno per raggiungere gli obiettivi al 2018. Il titol! o Fiat sul Ftse Mib segna un ribasso del 2,9% a 7,185 euro.
Ritorni in area 21.400 punti favorevoli a strategie short sul FTSE Mib, CNH Industrial pronta a ripartire dopo il pull back
Le ultime sedute hanno portato a un indebolimento della struttura grafica del FTSE Mib, con il paniere italiano che ha violato al ribasso i supporti statici di area 21.235 lasciati in eredità
dalla seduta dello scorso 7 maggio. Anche le indicazioni rialziste di breve che erano giunge con il momentaneo recupero dell’8 maggio, con il movimento che aveva rimescolato le carte in tavola,
sembrano venute meno. Ad avvalorare questa evenienza la constatazione che la flessione maturata ieri ha portato al cedimento dei supporti dinamici di breve espressi dalla trendline ascendente
tracciata con i low del 15 aprile e del 7 maggio. In questo contesto, il FTSE Mib appare ora proiettato verso un ritorno in area 20.600 punti, ex livello resistenziale statico che nel corso del
mese di febbraio aveva ostacolato le velle! ità rialziste del paniere italiano. A livello di singole storie societarie, i ribassi dello scorso 13 aprile hanno fatto emergere indicazioni di
vendita sul daily chart di Campari: rimbalzi delle quotazioni in area 6,20 euro risulterebbero in questo contesto favorevoli a strategie short aventi come target i minimi di marzo. Possibili
invece strategie long per CNH Industrial grazie al completamento del pull back profondo della trendline ribassista tracciata con i massimi decrescenti del 2 e 10 aprile, linea di tendenza
oltrepassata al rialzo con la progressione del 24 aprile.