
Tra tutti i dati usciti ieri, le dichiarazioni e le conferenze stampa, ciò che più di tutto ha risaltato è stato il dato sull’occupazione nel Regno Unito dove, con una diminuzione delle richieste di sussidi di 30.4 mila unità, il tasso di disoccupazione nel vecchio impero scende vertiginosamente a 6.9% dal 7.1% atteso.
Non è tanto la ottima performance del settore occupazionale a far stappare lo champagne al Royal Exchange, quanto la processione sotto la soglia indicata dalla BoE per la chiusura del periodo di quantitative easing.
Durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio la governatrice della FED Janet Yellen si è limitata a ribadire come la banca centrale americana abbia tutta l’intenzione di supportare l’economia; un’economia che le proiezioni rilasciate contestualmente dimostrano aver recuperato vigore e spinta. Le dichiarazioni cozzano ancora una volta contro i fatti a dimostrare l’assoluta necessità di mantenere il quantitative easing per periodi più prolungati.
Market Movers
Nessun dato di rilievo oggi tranne alle 14:30 la rilevazione sull’inflazione in Canada attesa in frenata a 0.3% rispetto al precedente a 0.7% che mette in allarme le autorità di Ottawa che nella riunione di ieri hanno mantenuto invariato il tasso di riferimento all’1%.
Alle 16:00 il Philly FED manifatturiero atteso in recupero a 10.0 contro il precedente a 9.0.